Il gusto di esistere

Marco Masini

Composición de: Giampiero Bigazzi/Marco Masini
Con un dottore, un lettino e un soffitto dall'aria sgualcita, 
son ritornato indietro a cercare il mio orologio, la vita, 
che avevo perso dal sacco deluso dei sogni dal fondo bucato, 
quanto ci ho messo a capire le cose che avevo sbagliato. 
Quando ho sentito una pace staccarmi da queste mie gambe 
e son cresciuto d'altezza e arroganza, per sentirmi grande, 
cadendo dentro le storie degli altri in un modo contorto e banale, 
per poi lasciarle così, senza neanche vederne il finale. 

E il gusto di esistere me l'ero scordato 
in un campo di brividi e di filo spinato, 
e sembrava un reato. 

Ed ho cercato gli amori più adatti alla mia sonnolenza, [Ed ho cercato gli amori più adatti alla mia sonnolenza,] 
di quelli che, nello scambio di affetti, puoi farne anche senza, [di quelli che, nello scambio di affetti, puoi farne anche senza.] 
ho lavorato ed ho perso del tempo, ma sempre come un apprendista, 
e con la vita pian piano ci siamo un po' persi di vista. 

[Ma il gusto di esistere...] 
Ma il gusto di esistere mi stava tornando, 
sotto forma di traffico con il suo sotto fondo. 

E il tempo e la polvere in senso antiorario 
tornavano ad essere questo mio desiderio, 
e il suo esatto contrario. 

Ma ho sotterrato il presente distante e mi son ritrovato nuovo, 
come una pianta che nasce da un seme o una bestia da un uovo, 
ed ho pagato il biglietto di vivere in una maniera diversa, 
come l'omino che corre all'uscita di sicurezza. 

[Perché il gusto di esistere...] 
Perché il gusto di esistere, da quando son nato, 
il gusto di esistere non mi è ancora passato! 

[Perché il gusto di esistere, da quando son nato...] 

Perché il gusto di esistere non mi è ancora passato!
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