Gli occhi dell'arno

Marco Masini

L'arno di barche ubriache di sole 
ti sorrideva tagliando a metà 
la tua bellezza rubata da un film 
quarant'anni fa... 
L'arno con l'abito al tuo matrimonio 
e un anno dopo quel sessantatre 
io mi affacciavo alla vita in orario 
e la casa in Santo spirito 
com'era piccola 
ma sull'Arno in braccio a te 
comandavo la città 
dove sarà quell'albero 
che giocava in giardino con noi 
La verità di un attimo 
ogni giorno piu viva che mai 
dove sarai anche tu 
perchè non mi ricordo più 
quanto mi amavi... 
Ma l'Arno a due anni gridando il suo nome 
prese la strada della libertà 
e sotto la pioggia di un cielo di rame 
abbracciò Firenze immobile 
le nostre favole 
le paure dentro me 
quella tua felicità 
dove sarà quel tavolo 
che parlava in cucina con noi 
che non mi ha visto crescere 
perchè l'Arno ha rapito anche lui 
diglielo almeno tu 
a questa isterica tribù 
che siamo vivi 
Mentre l'Arno se ne va 
dove sarà quellì'angelo 
che ha salvato qualcosa di noi 
e mi ha lasciato un compito 
ricordare quei piccoli eroi 
che hanno una lacrima in più 
la stessa che lasciasti tu 
sui loro nomi 
Guardo Firenze dagli occhi dell'Arno
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